Grande tentativo sul Pumari Chhish Est concluso senza vetta ma con la prima salita della cresta Sud-Est
“Nel quarto giorno della nostra scalata, purtroppo il tempo non è stato come si prevedeva e siamo stati sorpresi dai temporali e costretti a fermarci alla base del fungo finale della vetta del Pumari Chhish Est (6850 m) – racconta lo scalatore francese Mathieu Maynadier.
“Tom Livingstone ed io, siamo appena tornati al campo dopo tre settimane. È stato un bel viaggio in un posto magico. Dopo una leggera acclimatazione (2 notti a 5200 m) con tempo variabile, quando è arrivata la prima finestra favorevole abbiamo deciso di tentare la Cresta Sud-Est.
Nei primi tre giorni c’è stato un tempo che raramente si ha in Karakoram: nessuna nuvola e visibilità di oltre 150 km.
Ma il quarto giorno, inaspettattatamente, è arrivato un po’ di maltempo … Abbiamo spinto al massimo e verso le 11 del mattino c’era troppo spindrift; dopo aver raggiunto la cima alla base del fungo finale, abbiamo deciso di fermarci. E fortunatamente abbiamo trovato la nostra tenda, completamente distrutta dalla neve e la discesa è stata epica, accompagnata dalle valanghe.
Finalmente dopo quasi 20 h di lotta, al quarto giorno eravamo al sicuro sul ghiacciaio.
“È stato il mio primo viaggio insieme al super motivato Tom Livingstone e ha funzionato perfettamente. Grazie amico per il tuo grande entusiasmo. Attendo la prossima scalata insieme”, conclude l’alpinista.
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“Siamo arrivati a circa 100 metri verticali dalla cima – racconta Livingstone sul suo instagram – Tuttavia, per tutto quel terzo giorno è nevicato pesantemente e la visibilitù era scarsa …- Certo, in Scozia scalo in inverno durante la bufera ma è molto diverso a quasi 7000 metri.”